LA STRAGE DEI QUARANTA MARTIRI

"Ricordare è semplice,
diventa intenso se ciò che ricordi
non ti appartiene.
Prova ad essere Empatico
verso un momento o in ricordo.
Cerca di immergerti, non lasciarlo scappare
e fallo diventare tuo.
Prova a capire ciò che si prova o
ciò che si provava ...
Immagina le sensazioni che si provavano,
Immagina il buio che si percepiva nell'aria
Immagina tutto, rifletti.
In un pomeriggio d'estate del'44
a Gubbio, un paesino medievale Umbro.
In un bar del centro, "il caffè Nafissi".
Due ufficiali tedeschi vennero fucilati.
E due giorni dopo, quaranta cittadini,
vennero presi e uccisi senza alcuna pietà.
Quaranta persone,
Quaranta vite,
Quaranta battiti fermati ..."

Gilberto Visentin
Classe 3° Scuola Media - Plesso "Anna Frank"
Cinesello Balsamo (MI)