Sono quaranta rose
bianche e profumate
cresciute fra le spine
di una triste Estate.
Sono quaranta rose
che crescono per ricordare
che il ventidue giugno non devi dimenticare.
Erano uomini e donne
cresciuti in povertà
erano giovani e anziani
che ricordavano la libertà
erano vite in fiore
con dei sogni da realizzare
strappate dalle radici di mamme fratelli e amici.
Erano pieni d’odio
vennero a strappare
quelle quaranta rose che crescono per ricordare.
Nella nostra scuola
le ultime ore hanno passato.
Quando era ancora notte
in colonna li han portati…
poi lungo il muro grigio
all’alba li hanno legati
prima di cadere in terra per i colpi addormentati.
Sono quaranta rose
portate per ricordare
che il ventidue Giugno non devi dimenticare.
Sono quaranta rose
bianche e profumate
cresciute tra le spine
di una triste Estate
Gli Alunni della 5^C 2007/8 Scuola Primaria “G.Matteotti” Gubbio
Giugno 2008